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Il Popolo Sardo In Piedi: Arbutus Unedo

Arbutus Unedo, nome scientifico del Corbezzolo dove “ar” sta per aspro e “butus” significa cespuglio. Spesso il corbezzolo assume portamento arboreo raggiungendo anche 10 metri di altezza.

Le foglie sono persistenti e coriacee, con il margine dentato, color verde scuro e lucide nella parte superiore e verde chiaro inferiormente I fiori sono bianchi e campanulati, formati da un piccolo calice, larghi 5-10 millimetri. Il frutto è rappresentato da una bacca globosa e carnosa e granulosa, di colore rosso.

 Il Corbezzolo fiorisce in autunno-inverno (settembre-dicembre) e fruttifica da agosto a novembre dell’anno successivo, si presentano quindi contemporaneamente i fiori e i frutti. Infatti, lo stesso albero ospita contemporaneamente fiori e frutti maturi, per il particolare ciclo di maturazione, dato che la pianta fiorisce nell’epoca di maturazione dei frutti prodotti dalla fioritura dell’anno precedente. Del Corbezzolo si utilizzano le foglie, le radici e i frutti. La fronda recisa con i frutti immaturi viene utilizzata per decorazioni ornamentali mentre il legno è adatto per la lavorazione al tornio.

 In Sardegna è particolarmente conosciuto per la produzione del tipico miele amaro dalle proprietà antisettiche e per la cura delle affezioni bronchiali. Nel nostro paese l’arbusto è conosciuto anche come la “pianta di Garibaldi” per via dei colori che richiamano la bandiera italiana: il verde delle foglie, il bianco dei fiori e rosso dei frutti.

Vi auguriamo una buona lettura, un abbraccio dal Corbezzolo.

Autore: Elisa Sassu e Ferrer Augus